Dopo tanta attesa per questo derby tra Juventus e Inter, con questa sconfitta la Juventus dice definitivamente addio allo scudetto e dovrà guardarsi le spalle dalla rimonta di Roma e Lazio in ottica quarto posto.
La Juventus avrebbe meritato di più
Per mesi abbiamo sentito Massimiliano Allegri gioire delle vittorie della sua Juventus giunte in maniera immeritata grazie a qualche giocata e a qualche episodio. Questa volta, però, Allegri è stato vittima della sua stessa filosofia ed è uscito sconfitto da quella che è stata per distacco la miglior partita stagionale della sua Juventus.
I bianconeri hanno giocato una gara gagliarda fatta di intensità, pressing e buona qualità in fase di palleggio ma alla fine non sono riusciti a segnare e hanno perso per 0-1 grazie a un goal su rigore. Una vera e propria beffa per tutto il popolo bianconero che ora sarà costretto a dire definitivamente addio al sogno scudetto e che da qui in poi dovrà concentrarsi solo ed esclusivamente sulla conquista del quarto posto che garantirebbe l’accesso alla prossima Champions League. Champions League che al momento vede la Juventus come probabile partecipante, ma i bianconeri dovranno guardarsi le spalle dalla rimonta di Roma e Lazio che con sette gare ancora da giocare sono lì a breve distanza.
L’Inter vince e si rilancia in zona scudetto
In casa Inter continuano le difficoltà dal punto di vista del gioco e delle azioni create, ma i nerazzurri tornano dalla trasferta di Torino con tre punti che potrebbero risultare fondamentali nella corsa allo scudetto. Con Napoli e Milan che continuano a correre a un ritmo forsennato e che non hanno nessuna intenzione di rallentare il proprio passo, i nerazzurri da qui al termine del campionato dovranno necessariamente vincere tutte le partite: missione difficile ma non impossibile per la squadra di Simone Inzaghi che sembra essersi lasciata alle spalle le difficoltà fisiche accusate con l’arrivo del nuovo anno e che sta lentamente ritrovando la propria identità e i propri principi di gioco. Certo, non sarà semplice, ma la sensazione è che questa squadra abbia ancora il destino nelle proprie mani e che con una rosa del genere nulla sia impossibile.
Inzaghi dovrà essere bravo a tenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi ma l’impressione diffusa è che nelle otto gare ancora da giocare Dzeko e compagni daranno tutto ciò che è nelle proprie possibilità e anche qualcosa in più.